La storia di Alessia, Food Allergy Mentor

SERVIZIO CLEAR YOUR MIND:

Alessia Bona, The Unconventional Kitchen

Fare chiarezza per costruire nella direzione giusta.

Le parole di Alessia:

“Il questionario iniziale è stato essenziale, per quanto mi riguarda. Per mettere nero su bianco i blocchi che avevo in testa. Poi avere di fronte una professionista che in parte confermasse le mie convinzioni, in parte smontasse i miei dubbi, con chiarezza e logica, è stato illuminante. Credo che in generale sia uno strumento utile per chiarire eventuali problemi e capire anche se c’è bisogno di un aiuto maggiore, rispetto a quello della singola call. Per me Federica fa un lavoro molto profondo, quindi questo incontro mi ha fatto proprio bene anche a livello emotivo.”

“La call ha dato il via libera ad una serie di progetti che erano tipo “open loops” nella mia mente. Ora rimane diciamo un pò la questione: dove vado? Certo, devo fare i compiti, però a volte mi rendo conto che avrei forse bisogno di qualcuno che mi segua passo passo in questa fase, ma ci devo ragionare. Vorrei dedicarmi ed investire sulla parte visual e della comunicazione (lancio dell’offerta ecc…). Ci sono un sacco di cose su cui mi sento di dover lavorare. Però adesso diciamo sono più sicura in merito a determinate cose, essenziali per partire.”

“Mi sentivo, e in parte mi sento ancora, perchè sono ancora agli inizi, un gomitolo aggrovigliato. Ho scritto a Federica, perchè il suo modo di lavorare risuona in me da tempo. La conosco già da un pò e so come è il suo approccio, in parte le avevo già parlato dei miei blocchi. So che la maggior parte delle persone si chiede come l’aspetto dello yoga possa abbracciare il suo lavoro nel marketing, ma non so, io lo sento tutto. La prima cosa su cui si è concentrata durante la call è stato “chi sono e cosa faccio”. Il portare il centro di tutto a me, alla persona, è qualcosa di meraviglioso, illuminante a volte dimenticato. Il mettermi in ascolto. A volte davvero mi perdo nei grovigli dei miei progetti, pensieri, preoccupazioni e perdo il capo del gomitolo, l’essenza di me e della mia missione. Parlare con Fede, mi ha portato lì, all’inizio del mio gomitolo e poi abbiamo iniziato a farlo su, in modo ordinato. Il percorso è lungo, non escludo che avrò ancora bisogno di lei, però avevo proprio bisogno di quello, inconsapevolmente: qualcuno che con professionalità e chiarezza, ma anche ascolto ed empatia, mi aiutasse a trovare il capo del gomitolo e mi desse alcuni strumenti per dargli una forma.”

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